martedì 16 settembre 2008

Abdul;non solo razzismo e balordi, ma delirio di rovina e sindrome da fortezza assediata

Abdul, è un ragazzo italiano di colore ucciso a sprangate in testa a Milano da padre e figlio per il furto di qualche biscotto.
I media e la stampa ,in questi giorni ,hanno sottolineato pricipalmente 2 cause del fatto;
--le persone che hanno ucciso Abdul erano potenzialmente/caratterialmente violente,il padre era un pregiudicato per rapina
--per molti,ci sarebbe stata l'aggravante del razzismo anche se poco dimostrabile se non con le frasi dette da loro mentre lo picchiavano;"sporco negro" e simili.

C'è invece una terza causa, poco trattata dai media,che ha fatto da detonatore a questi fatti.
E' l'atmosfera sociale di legittimazione dell'aggressività legata alla sfera economica.
Essa viene principalmente dalla percezione di impoverimento delle persone in questo momento di crisi economica e il sistema offre risposte incoraggianti questo tipo di aggressività.
L'incoraggiamento in questo senso è venuto dalla legge sull'uso delle armi a in casa a difesa di sè stessi e della proprietà,legge voluta dalla Lega Nord e votata nel 2006 sotto il governo Berlusconi.
Addirittura prima dell'entrata della legge,già un'imprenditore sparò alla schiena a un ladro che stava andandosene da casa sua dopo aver tentato di entrare,uccidendolo.
Lo fece dicendosi convinto che la legge fosse già in vigore,e fu il segnale che quella legge avrebbe aiutato gli istinti omicidi di molte persone aggresive.
Quest'estate un tabaccaio a Latina ha ucciso - sparandogli alla schiena - un ladro che stava ormai salendo in macchina col bottino di sigarette rubate nella sua tabaccheria.
Adesso è toccato ad Abdul,per 2 biscotti.
Eccessi,si dirà.
Ma l'allargamento alla motivazione economica nel togliere la vita ad una persona è stato facilitato da questa legge e dal clima generale di "fortezza assediata" dalla criminalità ,che i media e i rappresentanti delle elitès economiche hanno contribuito a creare nei cittadini,nonostante i veri depredatori dei cittadini fossero i loro prezzi e i loro guadagni.
Da cui deriva un sempre maggiore incattivimento infrasociale sui soldi e una una tendenza alla "giustizia fai da te" ,tipica della cultura di oltreoceano.

venerdì 29 agosto 2008

Scuola;5 in condotta e altre misure porteranno la divisione sociale in Italia


Con le misure per la scuola del ministro Gelmini si arriverà in pochi anni a scimmiottare un elemento poco nobile della società statunitense;il pessimo livello delle scuole pubbliche e la selezione per classi sociali fin da età precoci col destino sicuro di abbandono dei più poveri e disagiati.
Cosa che in Europa e in Italia,grazie all'impegno pubblico,succede in misura ridotta.
La misura del voto 5 in condotta,in apparenza quasi logica,vuole vista in questo senso,e allora si capisce come si possono creare tanti effetti come la divisione sociale,l'aumento della criminalità e altre ingiustizie.


--Se tu tagli i soldi per gli insegnanti di sostegno che danno una grossa mano all'insegnante in cattedra e poi aumenti pure il rapporto docenti-alunni,va a finire che ci sarà una selezione sul "carattere" dei ragazzi.E di solito,si sa,i più poveri e disagiati hanno queste caratteristiche,pur essendo spesso più intelligenti e creativi degli altri.Sono questi che prenderanno i 5.


--Se si tolgono le condizioni (i fondi) per governarli dentro la classe come propone il ministro Gelmini,questi vanno certamente alla deriva e saranno bocciati,accumulando fallimenti e frustrazioni che già bambini o poco più, li convincerà che è meglio smettere gli studi e iniziare a lavorare o girare per strada ad arrangiarsi come capita.


--I figli dei più benestanti con lo stesso problema,invece,si salveranno andando in scuole private a pagamento dove coi soldi la scuola riuscirà a fornire il personale in più o il rapporto docenti-alunni più tranquillo.


--E come già negli states,si creerà uno strato sottoproletario di piccoli gangster abbandonati a sè o di persone senza strumenti e conoscenze importanti per la vita,rassegnati solo a lavori di bassa manovalanza .


--Inoltre diminuirà la coesione sociale,cosa già in crisi,ma ancora ben sostenuta dalla scuola universale e garantita per tutti a livello decoroso.


--Il bullismo aumenterà (è scientificamente provato, quando si tolgono risorse alla scuola).Ci sarà un pò meno a scuola ma sarà ancora più numeroso e pericoloso in strada.


Privatizzazione,tagli alla scuola per miliardi di euri,abbandono della mentalità cooperativa tipica dell'ambiente scolastico e adozione di quella competitiva tipica dell'impresa,riduzione drastica del personale,induzione all'abbandono scolastico dei bambini "difficili",sono cose che possono distruggere una società,sconvolgendola di colpo.


Come si vede,non è tanto questione di contestare l'ordine e disciplina voluti dal ministro;è che invece il ministro e il governo otterranno (e forse lo sanno già) più disordine e indisciplina sociale,ma magari è questo che vogliono,dato che comunque i loro figli saranno al coperto...

sabato 23 agosto 2008

La deriva delle armi facili


Il rapporto tra il possesso di un'arma di fuoco e il gesto di servirsene in un momento di tensione o disperazione è dimostrato "scientificamente".

Senza l'arma a portata di mano molte situazioni drammatiche sfocerebbero tutt'al più in liti con piatti che volano,magari in botte,qualche volta - certo -anche in coltellate.Ma le vittime sarebbero di gran lunga inferiori .

Eppure sembra che avere questi strumenti di morte a portata di mano in casa sia sempre più desiderato,perchè in Italia licenze e pistole sono in aumento.

Solo negli ultimi giorni,una ragazzina a Spezia si è uccisa con la pistola che il padre aveva in casa;a Salsomaggiore un uomo ha ucciso la moglie,la figlia di 19 anni e sè stesso con la pistola regolarmente acquistata;ad Aprilia un tabaccaio ha ucciso dal balcone con un colpo alla schiena un ladro che scappava col bottino di sigarette.Sono episodi diversi - un suicidio,un furto,una crisi coniugale -ma in comune hanno una cosa;che IN UN MOMENTO DI CRISI O DEBOLEZZA PERSONALE(che è normale che capiti a ciascuno),C'ERA UN'ARMA A DISPOSIZIONE NEI DINTORNI.

E proprio perchè siamo una società in "crisi",dove le persone tendenzialmente perdono di più la testa,dovremmo stare attenti alla facilità di reperire armi e tenercele vicine.

Negli USA i ragazzi vanno a scuola col fucile a pompa di papi e fanno fuori una dozzina di compagni e compagne,2 prof e una preside,poi si sparano.

La vita dovrebbe valere di più.Speriamo di fermarci in tempo su questa strada.